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LA RHODIOLA ROSEA

La Rodiola, a cosa serve, benefici

(Fonte: www.my-personaltrainer.it)

GENERALITA’

La rodiola (Rhodiola rosea) è una piccola pianta erbacea appartenente alla Famiglia delle Crassulaceae.
Diffusa nelle regioni subartiche e in quelle montuose di tutta l’Eurasia, Alpi incluse, la rodiola è anche nota come “radice d’oro” o “radice artica”.
La rodiola è un ingrediente tipico della medicina tradizionale russa, scandinava e cinese, propagandato per i suoi effetti positivi sulla vitalità fisica e cognitiva.
In condizioni di stress psico-fisici prolungati, la rodiola sembra ridurre la fatica e la stanchezza generali. Nelle prove preliminari, la rodiola si è dimostrata neuro-protettiva e coinvolta nell’aumento della longevità (quest’ultimo aspetto non è stato successivamente confermato sull’organismo dei mammiferi).
Dopo il ginseng, la rodiola è probabilmente la seconda pianta adattogena più diffusa e utilizzata al mondo.

ATTIVITA’ BIOLOGICA

L’estratto di rodiola è conosciuto per la sua potente attività adattogena, ma non solo. Infatti, la pianta è conosciuta anche per l’attività cardioprotettiva, tonicanootropa e immunostimolante.

La rodiola è una pianta dotata di numerose proprietà, benché il suo utilizzo non abbia ottenuto l’approvazione ufficiale per alcun tipo d’indicazione terapeutica.
Più nel dettaglio, a questa pianta vengono ascritte proprietà adattogeneantiossidanti, cardioprotettive, toniche e immunostimolanti.
In particolare, l’attività adattogena attribuita alla rodiola è stata ampiamente confermata da diversi studi che hanno dimostrato, appunto, come questa pianta sia in grado di ridurre il senso di fatica e stanchezza e di aumentare in maniera aspecifica le resistenze dell’organismo allo stress psico-fisico. Tutto ciò sembra essere esercitato attraverso la diminuzione del tempo di recupero muscolare dopo un esercizio fisico, l’aumento della sintesi delle proteine, l’incremento dei livelli di adenosintrifosfato (ATP) e di creatinfosfato (CP) nel tessuto muscolare striato e l’aumento dei livelli plasmatici di beta-endorfine.
Inoltre, da alcuni studi è emerso che la rodiola aiuta anche a controllare l’astenia depressiva e la fame ansiosa. Tale attività sembra essere svolta attraverso l’inibizione dell’azione di enzimi quali le monoammino ossidasi (MAO) e le catecol-O-metil transferasi (COMT), ossia attraverso l’inibizione degli enzimi responsabili del metabolismo di neurotrasmettitori quali serotonina e dopamina. Infatti, si ritiene che uno dei fattori scatenanti la depressione e i suoi sintomi risieda proprio in un deficit di questi stessi neurotrasmettitori.
Ad ogni modo, prima di poter approvare simili applicazioni mediche della rodiola, sono certamente necessari ulteriori e più approfonditi studi clinici.

Le proprietà adattogene della rodiola sono conosciute anche nella medicina popolare, che utilizza la pianta come rimedio per migliorare la resistenza fisica e la produttività sul lavoro. Inoltre, la pianta viene utilizzata anche per contrastare la stanchezza e per il trattamento di patologie come l’anemia, l’impotenza, la depressione, le infezioni, i disturbi del sistema nervoso e i disturbi gastrointestinali.

INDICAZIONI

La rodiola è una pianta medicinale con una storia ricca e affascinante; la droga che da essa si ricava è infatti conosciuta da tempi immemori come utile ausilio per rinvigorire la mente e il corpo.
La parte utilizzata, oggi come allora, è la radice, che si presta soprattutto al trattamento dello stress mentale e dell’affaticamento fisico generalizzato.
In particolare, la rodiola è indicata nell’integrazione alimentare di chi desidera:

  • Ottimizzare le funzioni: epatica, muscolare, cardiaca, intellettiva;
  • Ridurre i sintomi della fatica e favorire il recupero dall’esaurimento fisico muscolare;
  • Contrastare i blandi sintomi depressiviassociati alla debolezza e all’astenia
  • Promuovere l’attività cognitiva;
  • Migliorare le difeseantiossidanti;
  • Ridurre la sensazione di fame;
  • Nell’uomo, aumentare il vigore sessuale.

La rodiola è utilizzata in fitoterapia come una droga adattogena; al pari del ginseng e dell’eleuterococco, migliora la resistenza e le difese di chi l’assume, stimolando l’organismo a reagire positivamente a situazioni di stress psicofisico.

I composti farmacologicamente attivi identificati nella radice di rodiola sono numerosi (circa 140) e includono:

Il principale glicoside fenolico della rodiola è il salidroside, verso il quale vengono generalmente standardizzati gli estratti presenti in commercio.
Questo glicoside è noto anche come rodioloside o rodosina, ed è presente nella radice in concentrazioni variabili dallo 0,1 all’1%.
Altri glicosidi caratteristici ad azione sinergica, sono la rosavina, la rosarina e la rosiridina.
Significative anche le concentrazioni di un composto fenolico chiamato para-tirosolo (0,03 – 0,2%).

Salidroside e para-tirosolo influenzano i livelli e le attività delle monoamine (dopaminaadrenalinanorepinefrinaserotonina), attraverso un’inibizione dell’enzima responsabile della loro degradazione; il risultato è un miglioramento delle attività metaboliche generali (fegatomuscolicuore) e intellettuali (effetto antidepressivo, miglior capacità mnemonica e di concentrazione). Gli stessi princìpi attivi esercitano un’azione equilibratrice sui peptidi oppioidi (betaendorfine), di cui la rodiola sembra indurre la sintesi.
Gli estratti alcolici o acquosi hanno dimostrato spiccate proprietà antiossidanti, ascrivibili a varie sostanze, in particolare a flavonoidi e acidi organici. In alcuni studi, la rodiola ha dimostrato proprietà antifame (nel caso venga assunta prima dei pasti) e lipolitiche (stimola le lipasi attive nei tessuti adiposi, favorendo la mobilitazione degli acidi grassi). Tali azioni ne suggeriscono un possibile impiego in preparati coadiuvanti dei regimi dietetici ipocalorici.
Una certa efficacia contro i disturbi sessuali maschili è supportata dal tradizionale impiego della rodiola in filtri d’amore.
Soprattutto in caso di stress legato all’attività motoria prolungata a bassa intensità, la rodiola mostra un certo effetto accelerante sul recupero muscolare e diminuisce i sintomi della fatica.

EFFETTI COLLATERALI

La rodiola sembra essere una droga piuttosto sicura, con minori effetti collaterali rispetto alle altre droghe adattogene.
Dosaggi elevati possono provocare insonnia e irritabilità.

L’utilizzo di rodiola è da evitare nelle persone che soffrono spontaneamente di ansiadisturbi del sonno o sonno delicato, irascibilità e nervosismo.
L’assunzione di rodiola è anche sconsigliata nei soggetti colpiti da ipertensione arteriosa e scompensi cardiaci vari.
Si consiglia di evitare l’associazione di rodiola a certe terapie farmacologiche (vedi sotto).

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